giovedì, aprile 18

In merito alla vicenda in cui è stata indagata la maggioranza consiliare di Brolo , due assessori e l’ impiegata Grazia Curasì

riceviamo e pubblichiamo
PIPPO CONDIPODERO

BROLO – “Questa amministrazione rimane basita nell’apprendere la notizia della chiusura delle indagini per diffamazione. Con il provvedimento approvato dal consiglio comunale, infatti, non vi era intenzione alcuna di causare diffamazione, bensì si è voluto solo ed esclusivamente rappresentare, nel documento contabile del rendiconto 2013, i fatti così come riportati nel deliberato del consiglio comunale adottato con atto numero 3 del 2006. Infatti il consiglio comunale dell’epoca approvò la rinegoziazione di tutti i mutui (ben 25) contratti fino al 2005 con la CDP, deliberando l’assunzione di un nuovo ulteriore mutuo ventennale di € 6.809.059 con la BNL, maggiorato però di circa 809 mila euro oltre la somma necessaria all’estinzione anticipata dei mutui precedentemente assunti con la CDP (6 milioni di euro circa). Come fra l’altro all’epoca fu rappresentato dalla stessa CDP con apposito nota pervenuta al Comune nel dicembre 2005, quindi prima della seduta consiliare del 10/01/2006. E’ molto probabile quindi che quel provvedimento di consiglio comunale abbia causato un rilevante danno per l’Ente, in quanto è verosimile che sia stato finanziato un maggiore importo, per 809 mila euro circa, di quello che effettivamente sarebbe stato necessario all’estinzione dei mutui stessi. Tra l’altro detta somma di euro 809 mila circa, è stata incassata e probabilmente non utilizzata, in violazione di legge, per spese di investimento”.

 

foto : archivio CanaleSicilia

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